Il turismo conviviale – Scopri il percorso di alta specializzazione ITS 

Il percorso nasce dalla collaborazione tra la Fondazione ITS IOTA, la Fondazione De Finibus Terrae e l’Ufficio nazionale per la Pastorale del turismo della CEI che, partendo dall’esigenza di formare persone in grado di organizzare, animare e promuovere reti territoriali capaci di far nascere sul territorio nazionale e mediterraneo dei Parchi Culturali Ecclesiali, desidera formare persone capaci di declinare il turismo conviviale nei territori fornendo un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro. 

La grandissima eredità culturale del Paese e del Mediterraneo, ecclesiale e non solo, sia materiale che immateriale, manifesta oggi più che mai la sfida di creare un forte dialogo con le questioni, i linguaggi e le espressioni della cultura contemporanea.

La valorizzazione dei beni artistici e culturali è un tema storicamente delicato, molto inflazionato ma scarsamente applicato nel contesto nazionale. 

La pandemia di Covid ha reso evidente che “nessuno si salva da solo” e che per riuscire a mantenere vive le risorse dei nostri territori abbiamo bisogno di relazioni, di speranza, di bellezza, o meglio, di una rete di bellezza che generi speranza

Ala luce di queste considerazioni è fondamentale riuscire a rilanciare il settore artistico e culturale e promuovere forme di valorizzazione nuove e creative per aiutare il turista a potenziare la propria esperienza durante la visita e trasformarla in un’esperienza dove guida e visitatore abbiano entrambi un ruolo attivo e dove la costruzione del significato si fa insieme.

In questa ottica, il processo di apprendimento e condivisione di contenuti vien posto al centro e la relazione diviene la componente principale dell’esperienza.

Questa è la rinnovata visione del turismo conviviale, ovvero, la possibilità concreta offerta ad un ospite (visitatore) di vivere un’esperienza evocativa e generativa attraverso la narrazione dialogica della Bellezza che susciti la consapevolezza di uno stupore capace di trasfigurare l’oggi di ognuno, chiamato a diventare Locus Lucis. 

Profilo professionale

I partecipanti matureranno le competenze necessarie alla progettazione e gestione di esperienze di turismo conviviale e saranno in grado di affiancare i manager del settore nel trasformare l’approccio ad un bene culturale dalla modalità classica della visita guidata all’esperienza del bene stesso; formare a nuovi approcci all’arte ed all’accoglienza per valorizzarla in modo innovativo, sostenibile, accessibile e al passo con i tempi così profondamente cambiati dalla pandemia; accompagnare ad una più efficace valorizzazione della “bellezza” del patrimonio artistico e culturale, facendo sperimentare le grandi possibilità del turismo conviviale ai fini economici ma anche sociali, sia attraverso l’apprendimento di strategie e metodologie nuove sia attraverso esperienze significative e formative nel territorio e di contaminazione fra i diversi modelli di sviluppo e di crescita relativi alle provenienze dei formandi.

Competenze in uscita

  • Valorizzare le peculiarità dei luoghi della cultura e delle identità territoriali esistenti attraverso il turismo conviviale in un’ottica imprenditoriale anche in funzione dello sviluppo e della destagionalizzazione dell’offerta turistica territoriale, secondo quelli che sono i nuovi trend della fruizione e del mercato culturale, secondo tre diversi punti di vista: artistico/culturale, gestionale/amministrativo e comunicativo.
  • Orientare, con un approccio allo sviluppo sostenibile dell’offerta territoriale, l’integrazione di cultura, genius loci, tradizioni, usi e costumi del territorio, traducendoli in valore aggiunto per le esperienze con gli ospiti e le comunità ospitanti e per l’impresa di servizi turistici e ricettivi. Trasformare le visite in vere e proprie esperienze generative grazie all’effetto stupore acquisendo le competenze per formare guide specializzate nel trasformare l’accoglienza in condivisione di attività che rendano il visitatore attore dell’esperienza insieme a colui che racconta
  • Aumentare la qualità dell’esperienza e il coinvolgimento dei visitatori offrendo servizi ad alto valore aggiunto in termini di incontro e narrazione dei territori, nella piena consapevolezza di uno scenario di domanda in rapida evoluzione, con ospiti sempre più esigenti e con una composizione eterogenea sotto il profilo culturale, sociale e più in generale delle aspettative in merito all’accessibilità non solo fisica ma di contenuti sottesi dei luoghi.
  • Affiancare programmi di sviluppo dell’accoglienza con percorsi di creazione di prodotti turistici legati agli Itinerari, sviluppando professionalità necessarie alla necessaria valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali, nonché alla necessaria animazione territoriale.
  • Rafforzare la digitalizzazione del patrimonio artistico culturale e della sua fruizione nell’ottica di impiegare le strumentazioni più idonee a rendere l’esperienza turistica pienamente accessibile a tutti i visitatori (reali e potenziali).
  • Fornire nuove competenze professionali: progettuali, comunicative e relazionali con il territorio. In particolare imparare a conoscere il proprio territorio e potenziare la capacità di proposte innovative proprio con l’integrazione delle risorse del territorio che diventano altrettante esperienze educative e prodotti culturali e favoriscono un’omogenea spinta all’innovazione, contrastando la scarsa aggregazione attuale degli operatori o completando l’offerta turistica con i servizi mancanti e di supporto e/o con il miglioramento della qualità dei prodotti
  • Imparare a lavorare insieme, fare rete nel proprio contesto ma anche al di fuori di esso con un approccio interculturale che valorizza i diversi componenti la rete: eventi interregionali o internazionali che leghino tradizioni e culture, l’esaltazione di prodotti d’eccellenza (ad es. Patrimonio Unesco), la valorizzazione attraverso le nuove tecnologie della comunicazione dei beni culturali con la digitalizzazione, i tour virtuali, la realtà aumentata per la gestione di strutture in rete, quali i Parchi ecclesiali che comprendono molti Comuni e quindi differenziano ed arricchiscono la loro offerta proprio attraverso l’eterogeneità di essi.
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I percorsi ITS sono gratuiti grazie al co-finanziamento della Regione Puglia e del Ministero dell’Istruzione, pertanto sono a numero chiuso e si accede dopo aver superato una selezione iniziale (test scritto + colloquio orale + valutazione dei titoli).

La partenza dei corsi è prevista a fine ottobre 2021, previa approvazione dei progetti da parte della Regione Puglia.

La Segreteria è a disposizione telefonicamente allo 0832-700664 dal lunedì al venerdì dalle 09,00 alle 14,00.

Il corso dura 2000 ore complessive, distribuite su due annualità e così suddivise:

  • 1000 ore dedicate alla didattica laboratoriale d’aula, a case studies in laboratorio e/o in contesti lavorativi, attività seminariali, visite didattiche e di studio, project work;
  • 1000 ore di attività di stage in contesti lavorativi (500 nella prima annualità e 500 nella seconda).

L’orario giornaliero per le attività didattiche, per quelle di laboratorio e per quelle in stage verrà determinato sulla base del programma operativo e potrà variare dalle 5 alle 8 oreIl corso si terrà in modalità Blended Learning.

Le docenze sono svolte per almeno il 60% del monte ore complessivo da esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, di particolare esperienza e competenza, mentre la restante quota del 40% è prevalentemente curata da Professori delle Università della Puglia.

A conclusione del percorso, con il superamento dell’esame finale, si consegue il DIPLOMA DI TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE da parte del Ministero dell’Istruzione, corrispondente al 5° LIVELLO del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), ai sensi dell’art. 8, comma 1, del D.P.C.M 25 gennaio 2008.

Il punteggio massimo del diploma è 100.
La votazione media in uscita dei nostri Tecnici Superiori è superiore a 92/100, a conferma del fatto che, appunto, le nostre Allieve ed i nostri Allievi saranno (sono) Tecnici “Superiori” ed “Eccellenti” nelle loro Qualità, Specialità e Capacità.

All’esame finale si accede solo a 2 condizioni: se le assenze sono state inferiori al 20% del monte ore corsuale e se sono state superate le prove in uscita negli stage ed in ogni Unità Formativa del percorso biennale.

Ove ricorrerano i requisiti, e in relazione alla specificità dell’indirizzo di studio, gli studenti acquisiranno le competenze finalizzate a sostenere le prove d’esame per le seguenti certificazioni:

  • Certificazioni per utilizzo di software specifici di settore
  • Certificazioni lingue straniere secondo i livelli del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per Lingue)
  • Il sistema integrato dei Parchi Culturali Ecclesiali
  • Ospitalità conviviale: case per ferie, case d’ospitalità religiosa, abbazie e conventi
  • Beni ecclesiastici: musei, archivi e biblioteche
  • Circuiti dell’intermediazione turistica rivolti al target: organizzatori di pellegrinaggi, viaggi spirituali, viaggi “olistici”
  • Organizzatori di cammini, itinerari della fede e della bellezza
  • Tour operator nei settori della valorizzazione territoriale basata sull’autenticità (dalla produzione enogastronomica a quella artigianale, fino all’escursionismo connesso ai paesaggi, agli ambienti, alla biodiversità, ecc.)
  • Organizzazioni operanti nell’accoglienza, informazione, accompagnamento e conduzione di visitatori, viandanti, gruppi di pellegrini, cicloturisti e altri segmenti slow della domanda di viaggio
  • Organizzazioni che si occupano di mobility management ed enti territoriali con competenze in materia di mobilità sostenibile

Alessano (LE), Auditorium “Benedetto XVI”, SS 275, Km 779 – 73031