Contesto
L’enogastronomia riveste oggi un ruolo di primo piano nell’esperienza di viaggio, e la presenza di esperienze a tema – dai ristoranti alle visite ai luoghi di produzione – è un elemento sempre più considerato dai turisti quando devono scegliere la meta della propria vacanza. Il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano veicola quella ricchezza di culture e tradizioni che caratterizza il nostro Paese nell’immaginario collettivo, anche turistico, e per questo si fa portavoce del «Made in Italy» nel mondo.
In Puglia, le eccellenze enogastronomiche ed agroalimentari rappresentano un patrimonio di tutto rispetto: 21 presidi Slow Food, 22 IG Food e 39 IG Wine, 276 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, e sono l’espressione di un tessuto imprenditoriale che aspira all’eccellenza. Salute e sostenibilità diventano i principali driver dei comportamenti di acquisto e di consumo, e l’autenticità dei prodotti e il Made in Italy diventano sempre più rilevanti nei nuovi stili di vita. Di fronte a questo, i consumatori ripongono sempre più fiducia negli operatori dell’offerta enogastronomica, aspettandosi da questi un ruolo più attivo nel guidare le scelte, specialmente nell’informazione e nella capacità di veicolare un immaginario del cibo come fatto culturale ed etico, in una dimensione che riesca a coniugare gli aspetti “global” con quelli “local”.
L’enogastronomia, tuttavia, non è un aspetto a sé stante, ma è strettamente connesso e influenzato dall’insieme delle risorse culturali, ambientali, paesaggistiche e territoriali, ed i servizi di accoglienza e intrattenimento legati alle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche devono sempre più integrarsi con il territorio e trovare occasioni strutturate di connubio con queste.
La necessità che si avverte, quindi, è quella di avere professionisti del cibo e dell’alimentazione, profondi conoscitori delle pratiche agricole, vinicole e culinarie utilizzate per produrre cibo e vino, ivi compresa la ricerca sulle tecniche di coltivazione, la vinificazione, la produzione di formaggi, la panificazione e altro ancora, perché l’offerta di servizi territoriali non rivesta più un mero valore accessorio e le produzioni tipiche divengano a tutti gli effetti un attrattore per lo sviluppo delle aziende e del territorio.
Profilo professionale
Il percorso ITS per “Management, marketing e comunicazione del turismo enogastronomico” è finalizzato alla formazione di un esperto in grado di programmare, gestire, promuovere e commercializzare – anche attraverso la padronanza di strumenti digitali e delle tecnologie 4.0 – esperienze incentrate su una profonda conoscenza dell’enogastronomia locale, integrando l’offerta ristorativa con le filiere alimentari del proprio territorio, valorizzando le eccellenze e le tipicità e favorendo lo sviluppo di modalità stabili di approvvigionamento, relazione e promozione.
Il Tecnico superiore conosce le tendenze del gusto, della cultura del gusto e delle produzioni eno-gastronomiche esi approccia al “Food&Wine” utilizzando la tecnologia con un metodo fortemente orientato al business. Egli può anche far parte del team dei responsabili per la pianificazione, l’organizzazione e la conduzione dei servizi ristorativi, e garantisce il rispetto degli standard di qualità e la più efficace promozione delle attività che ruotano intorno alle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche.
Competenze
I partecipanti saranno in grado di:
- programmare e realizzare esperienze con un elevato grado di fruibilità digitale, mappando le eccellenze territoriali per soddisfare le richieste dei diversi target di visitatori italiani e internazionali;
- pianificare le azioni di promozione e commercializzazione utilizzando le tecniche del digital strategy per supportare il branding sia delle imprese che dei territori (Web e Social Media Marketing, SEM, SEO e Content Marketing);
- utilizzare gli strumenti forniti dalle tecnologie digitali per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio degli attrattori territoriali e delle singole realtà produttive (cantine, luoghi del vino, strutture dell’ospitalità etc.);
- raccontare il patrimonio enogastronomico, con riferimento all’ambito territoriale – inteso anche come terroir e geogusto – nel quale svolge la sua attività, valorizzando tutti gli aspetti più accattivanti che possono essere rintracciati;
- progettare e operare nell’organizzazione di eventi regionali e/o internazionali, programmi educativi e di analisi sensoriale in grado di valorizzare i prodotti ed il life style pugliese e mediterraneo;
- implementare correttamente i principi e i driver della sostenibilità nella progettazione delle attività e delle destinazioni turistiche;
- supportare alcuni aspetti gestionali tipici delle aziende ristorative come la conduzione della sala, la comunicazione, la progettazione dei menù, la gestione degli approvvigionamenti, anche attraverso la partecipazione a filiere territoriali, che valorizzino le tipicità locali;
- elaborare proposte enogastronomiche e menù, progettate intorno alle eccellenze tipiche locali e le cultivar, sia in presenza del cliente che attraverso il mondo web e social
- imprese della ristorazione quali ristoranti, enoteche e qualsiasi format operante in ambito ristorativo
- strutture operanti nella ristorazione, collocate nell’ambito di strutture dell’ospitalità turistica (food and beverage department) oltre che aziende agrituristiche, masserie ed altre tipologie ricettive legate alle produzioni tipiche
- società di comunicazione e promozione di turismo enogastronomico (food blogger e influencer, food designer, redattori su riviste specialistiche)
- aziende dell’offerta enoturistica e strutture che organizzano degustazioni con un taglio improntato alla relazione con i territori e le sue specialità (cantine e altri luoghi di produzione nei quali organizzare anche l’accoglienza e l’intrattenimento di turisti e visitatori)
- imprese della trasformazione dei prodotti agro-alimentari e della enogastronomia anche per la loro internazionalizzazione, in risposta a nuove esigenze e modelli di consumo in materia di alimentazione
- aggregatori dell’offerta/enti ed associazioni anche di natura mista pubblico-privata per la promozione delle produzioni tipiche (Consorzi, Strade del Vino, etc.)
- attività di lavoro autonomo come consulente per il marketing e la gestione di attività rivolte al turismo enogastronomico ma anche per lo sviluppo di auto-impresa nel settore della ristorazione.
Il corso dura 2000 ore complessive, distribuite su due annualità e così suddivise:
– 1200 ore dedicate alla didattica laboratoriale d’aula, a case studies in laboratorio e/o in contesti lavorativi, attività seminariali, visite didattiche e di studio, project work;
-800 ore di attività di stage in contesti lavorativi.
L’orario giornaliero verrà determinato sulla base del programma operativo e potrà variare dalle 5 alle 8 ore.
La frequenza è obbligatoria per almeno l’80% delle attività formative, pena esclusione dall’esame finale che si terrà conformemente alle modalità stabilite dal Ministero dell’Istruzione.
A conclusione del percorso, con il superamento dell’esame finale, si consegue il DIPLOMA DI TECNICO SUPERIORE rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, corrispondente al 5° LIVELLO del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), ai sensi dell’art. 8, comma 1, del D.P.C.M 25 gennaio 2008.
Ove ricorrano i requisiti, e in relazione alla specificità dell’indirizzo di studio, gli studenti acquisiranno le competenze finalizzate a sostenere le prove d’esame per le seguenti certificazioni:
Certificazioni per utilizzo di software specifici di settore
Certificazioni lingue straniere secondo i livelli del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per Lingue)
Certificazioni relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro